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Sambuco

SAMBUCUS NIGRA L. – FAM. CAPRIFOLIACEAE DIALETTALE: SAMBUGHER, SAMBUC.

È un alberello spontaneo in Veneto, dal piano alla montagna. Colonizza i terreni fertili e ricchi di humus nelle posizioni più ombrose
(e spesso disturbate). È comune nelle siepi di pianura, negli incolti, nelle fasce boscate lungo i fiumi, nelle vallette e nei boschetti
collinari e montani (sale fino a 1400 m). Talora è coltivato.

FOGLIE

Latifoglie, non-sempreverdi, composte, opposte, con 5-7 foglioline di forma ovata o ovata-lanceolata (cm 1,5 x 3-4), non-intere (regolarmente dentellate), con picciolo evidente.
N.B. Le foglie posseggono un tipico odore sgradevole. Da notare anche come i rami posseggano un caratteristico midollo chiaro.

FIORI E FRUTTI

I fiori sono molto piccoli, con 5 petali, 5 stami e un pistillo, raccolti numerosissimi in infiorescenze simili ad ombrelle. Fioritura a giugno. Il frutto è carnoso, rotondeggiante, piccolo (cm 0,6), nera a maturità.
Altri Sambuchi
Non va confuso con i congeneri Ebbio (Sambucus ebulus L.), a frutti simili ma fusto erbaceo
(bordi di strade) e Sambuco montano (Sambucus racemosa L.) a frutti rossi e fusto legnoso
(radure e prati tra boschi di montagna).

Descrizioni tratte da “Piccola guida per riconoscere 50 alberi del Veneto” di Giuseppe Busnardo pubblicata da Veneto Agricoltura