È un alberello (talora con portamento arboreo) spontaneo in Veneto, dal piano alla collina ed alla montagna (sale fino a circa 1400 m). Preferisce terreni asciutti e magri in posizioni soleggiate,ma non manca anche in qualche valletta ombrosa. È costruttore di boscaglie
(con Carpino nero e Roverella) che colonizzano i versanti più aspri delle colline e della pedemontana.
FOGLIE
Latifoglie, non-sempreverdi, composte (5-9 foglioline), opposte, con foglioline ovate (cm 2-3 x 6-9), non intere (debolmente seghettate), verdi sopra e sotto, con picciolo ben distinto.
N.B.
Le singole foglioline che formano la foglia composta sono molto variabili nella forma e nella dentellatura (anche nella stessa pianta).
FIORI E FRUTTI
Fiori, con quattro stretti petali che comprendono 2 stami e 1 pistillo con uno stimma, riuniti a gruppi molto numerosi in vistosi grappoli composti. Fioritura a maggio (dopo la fogliazione). Il frutto è un piccolo nocciolo non-carnoso che si prolunga (lungo il suo asse) con un’ala anch’essa secca e persistente.
I Frassini si riconoscono facilmente quando sui rami portano i caratteristici grappoli di frutti secchi penzolanti, ciascuno dei quali è formato da nocciolo non-carnoso provvisto di un’ala disposta nel senso della lunghezza (vedi disegno – nota anche la differenza con il frutto degli Aceri e dell’Ailanto). In mancanza del frutto, si deve imparare a riconoscere le loro foglie che sono composte ad inserzione opposta su rametti terminanti con gemme bruno-nerastre molto caratteristiche.
I Frassini sono stati riuniti nel genere Fraxinus che comprende circa 70 specie delle quali solo 3 si ritengono spontanee in Veneto (e in Italia).
Perciò, per poter dire “potrebbe essere un tipo di Frassino” (o meglio “potrebbe appartenere ad una specie del genere Fraxinus”) la pianta osservata deve possedere frutti e/o foglie come sopra descritto.
Confusione. I frutti possono essere confusi con quelli degli Aceri e dell’Ailanto (vedi pagina di fronte in basso). Se non ci sono i frutti, le piante con latifoglie composte opposte non sono molte
Descrizioni tratte da “Piccola guida per riconoscere 50 alberi del Veneto” di Giuseppe Busnardo pubblicata da Veneto Agricoltura