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Olmo

TILIA CORDATA MILLER – FAM. TILIACEAE DIALETTALE: TIGLIO, TAJER, TEJO

È un albero spontaneo in Veneto (e in Italia) dal piano alla bassa montagna. Si può trovare facilmente nelle siepi di pianura, ai margini degli incolti, in boschetti collinari e pedemontani. Spesso la corteccia è rivestita da creste simili a sughero.

Foglie

Latifoglie, non-sempreverdi, semplici, non-opposte, ovato-lanceolate (cm 2-4 x 3-6), non-intere (caratteristica dentatura con denti disuguali), verdi sopra e un po’ più chiare sotto, con picciolo breve (0,5 cm circa).

N.B.

Sono un po’ asimmetriche alla base,spesso ruvide al tatto sulla superficie. Le nervature principali sono 8-12 per lato (importante carattere distintivo con Olmo montano).

Fiori e frutti.

Fiori ermafroditi (stami e pistilli assieme), precoci (prima delle foglie), piccoli,senza picciolo, riuniti a gruppi di colore  rossastro. Nei frutti il nocciolo non è in posizione centrale ma è spostato nella parte opposta all’inserzione del picciolo, vicino all’incisione dell’ala membranacea (carattere importante per distinzione con Olmo montano).

 

ALCUNI OLMI:

L’OLMO SPP. – FAM.ULMACEAE
DIALETTALE: OLMO, OLMA

Si tratta di un albero che può raggiungere i 20-30 metri di altezza, con chioma densa e irregolare, tronco diritto molto ramificato, soprattutto in alto. È spontaneo in Veneto (e in Italia) dal piano alla bassa montagna. Si può trovare facilmente nelle siepi di pianura, ai margini degli incolti, in boschetti collinari e pedemontani.Spesso la corteccia è rivestita da creste simili a sughero.

FOGLIE

Sono caduche, semplici, ovali, lunghe da 5-10 cm con margini doppiamente seghettati ed hanno apice acuminato. La lamina superiore è lucida, quella inferiore è leggermente pelosa; il picciolo è molto corto. Le foglie hanno inserzione alterna.

FIORI

Sono riuniti in fascetti sessili di 20-30 elementi di colore rosso scuro (Foto 2); si trovano sui rami vecchi. Sono ermafroditi, hanno un pistillo e numerosi stami contenuti con l’ovario in un involucro campanulato. Compaiono all’inizio della primavera prima delle foglie.

FIORI E FRUTTI

La fioritura  avviene a febbraio-marzo e dura circa un mese ed avviene prima della fogliazione. I frutti sono samare ovoidali di 1-2 cm di diametro che contengono il seme. Le samare di colore giallastro sono riunite in fascetti che permangono sull’albero pochi mesi e che poi vengono trasportati facilmente dal vento anche per lunghe distanze. Una volta a terra, esse germinano in poco tempo.

L’ OLMO MONTANO (ULMUS GLABRA HUDS.)

È un albero spontaneo in Veneto. Partecipa alla formazione i boschi di caducifoglie miste nell’area pedemontana e montana (fino a 1400 m). Le foglie sono ovato-lanceolate (cm 6-8 x 10-14), asimmetriche alla base, dentate irregolarmente, con picciolo breve (0,5 cm). Per distinguerlo con l’Olmo campestre, osserva bene le nervature principali (che sono 12-18 per lato) e, se presente, il frutto ( il nocciolo è in posizione centrale rispetto alla parte membranacea).

L’ OLMO CILIATO (ULMUSLAEVIS PALLAS)

È un albero il cui stato spontaneo in Veneto è incerto. È frequentemente coltivato in giardini e alberature stradali e talora può inselvatichire.
Le foglie sono ovate (cm 5-7 x 8-12), di norma nettamente asimmetriche, irregolarmente dentate, con il lembo più breve che sembra
quasi tagliato dalla nervatura principale e con picciolo brevissimo (0,3-0,5 cm). Il frutto è tipicamente ciliato attorno all’ala membranacea.

L’ OLMO SIBERIANO (ULMUS PUMILA L.)

È un albero non-spontaneo in Veneto (di origine asiatica,introdotto a metà 1800),ma largamente usato in giardini e alberature stradali. Talora può inselvatichire. Le foglie sono ovato-lanceolate (cm 5-6 x 8-9), poco asimmetriche, di colore verde scuro lucido, un po’ più consistenti al tatto (rispetto agli altri Olmi) e non ruvide sulla superficie. Un buon carattere distintivo è dato dal picciolo, ben evidente
(lungo 1 cm) e distinto dalla lamina della foglia. Il frutto possiede un’ala mebranacea poco sviluppata (spesso ovale) attorno ad un
nocciolo ben distinto in posizione centrale.

Gli Olmi si riconoscono facilmente a primavera quando i rami portano numerosissimi i tipici frutti formati da un piccolo nocciolo secco circondato da un’ala membranacea. Nelle stagioni estive e autunnali invece, in mancanza dei frutti, servirà una certa abilità per individuare le loro tipiche foglie spesso asimmetriche alla base (attenzione però, non sono le uniche con questo carattere) e provviste di una caratteristica dentatura con denti disuguali.
Gli Olmi sono stati riuniti nel genere Ulmus che comprende oltre 20 specie delle quali 2 sicuramente spontanee in Veneto e 2 frequentemente coltivate.

Perciò, per poter dire “è un tipo di Olmo”(o meglio,“appartiene ad una specie del genere Ulmus”), la pianta osservata deve possedere il frutto come sopra descritto. In mancanza di questo, lo si potrà dire con sicurezza solo dopo aver fatto una certa pratica con le sue tipiche foglie.
Confusione. Nessuna, se sono presenti i frutti. Con diverse altre latifoglie non sempre verdi semplici non-opposte non-intere (soprattutto Carpini,Noccioli, Bagolari…), se si devono osservare solo le foglie.

Descrizioni tratte da “Piccola guida per riconoscere 50 alberi del Veneto” di Giuseppe Busnardo pubblicata da Veneto Agricoltura