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Noce

JUGLANSREGIA L. – FAM. JUGLANDACEAE DIALETTALE: NOGARA, NOGHER

È un albero coltivato e/o spontaneo in Veneto. Piantato di frequente nei cortili e lungo i campi di pianura e collina,si può rinvenire
selvatico in qualche boschetto (fino circa ai 1000 metri) su suolo fertile ed ambienti ombrosi. Notevole l’interesse economico per i frutti e per il legno.

FOGLIE

Latifoglie, non-sempreverdi, composte (5-7 foglioline, ciascuna di forma ovale di cm 2-4 x 6-10), non-opposte, intere, verdi sopra e sotto, con picciolo (della foglia) ben distinto e allungato.

N.B.

Osserva bene come l’ultima fogliolina sia sempre decisamente più grande e come il numero delle foglioline stesse sia sempre dispari.

FIORI E FRUTTI

Fiori maschili e femminili sulla stessa pianta ma su tratti diversi del ramo. I fiori maschili sono raccolti in infiorescenze penzolanti, i fiori femminili sono solitari o a piccoli gruppi sulla punta del ramo. La produzione del polline avviene a maggio. Il frutto è la noce racchiusa in un involucro carnoso.

Confusione. Se c’è il frutto, solo con il Noce nero e altri affini. Senza frutto, con gli stessi oppure con altre latifoglie non sempre verdi
composte ma solo ad uno sguardo frettoloso.
Il Noce nero (Juglans nigra L.) In Veneto è coltivato (raramente inselvatichito) anche il Noce nero, una specie di origine americana importata in Europa nel 1600. Si usa per produrre legname per mobili. Si distingue per la foglia composta con foglioline più numerose (8-12 paia), spesso in numero pari e con la coppia finale di dimensioni anche minori delle altre.

Descrizioni tratte da “Piccola guida per riconoscere 50 alberi del Veneto” di Giuseppe Busnardo pubblicata da Veneto Agricoltura