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Gelso bianco

MORUS ALBA L. – FAM. MORACEAE DIALETTALE: MORARO, MORER

È un albero che venne ampiamente coltivato nella campagna veneta per utilizzarne le foglie nell’alimentazione del baco da seta, ma il suo
paese d’origine è la Cina (venne importato in Europa nel 1400). Notevole anche l’utilizzo tradizionale per botti e altri attrezzi che devono venire bagnati. Isolato o in filari, è ancora frequente in diversi tratti di pianura e bassa collina. Talora è inselvatichito in qualche siepe.

FOGLIE

Latifoglie, non-sempreverdi, semplici, non opposte, ovali-cuoriformi(4-8 x 7-12 cm), non-intere (seghettate), verde scuro brillante sopra, più chiare sotto, con picciolo di 2-3 cm.

N.B.

Notare la scarsa pelosità della pagina inferiore e la lunghezza media del picciolo per distinguerlo dal Gelso nero (se manca il frutto).

FIORI E FRUTTI

Fiori maschili e femminili sulla stessa pianta ma separati in tratti diversi del rametto. I fiori maschili sono raccolti in infiorescenze verdastre allungate, quelli femminili in infiorescenze più corte e quasi ovoidali. Il polline viene emesso in maggio. I frutti sono piccole sferette carnose tutte unite in infruttescenze bianche (dette more)  dolci anche prima della maturazione.

Descrizioni tratte da “Piccola guida per riconoscere 50 alberi del Veneto” di Giuseppe Busnardo pubblicata da Veneto Agricoltura