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Origano

ORIGANUM L., – FAMIGLIA LAMIACEAE

Gioia della montagna: questo il significato del nome latino dell’origano. Deriva infatti dall’unione delle due parole greche oros (montagna) e ganos (ornamento), che in latino diventa origanum.

Ne parla già Virgilio, che fa ospitare Ascanio da parte di Venere proprio su un letto di origano. L’origano veniva considerato nell’antichità un simbolo di felicità e per questo veniva usato per creare corone con cui cingere il capo dei novelli sposi. Il riferimento alla montagna è invece dovuto al fatto che l’origano esprimeva la sua massima bellezza quando cresceva sulle pendici delle colline o delle montagne dell’antica Grecia.

L’origano è originario del Medio Oriente. Arriva in Grecia grazie ad Alessandro Magno dopo la conquista della Macedonia e da lì si sposta anche a Roma, dove viene ben presto apprezzato dai nostri antenati latini.

FOGLIE

Si tratta di una pianta eretta, alta fino a un massimo di 60 cm, che cresce nelle boscaglie asciutte e nei prati aridi praticamente in tutta Italia. Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo opposto (in genere a 2 a 2). Sono picciolate con una lamina a forma lanceolata oppure ovata, spesso asimmetrica alla base; i bordi sono dentellati. Le foglie sono colorate di verde.

FIORI E FRUTTI

Fiorisce da giugno a settembre, con i fiori riuniti in dense pannocchie arrotondate, di un tipico colore bianco o rosa. È una delle poche piante che conserva il suo aroma anche da secca, per questo viene raccolta e messa ad essiccare a testa in giù, in modo da creare una scorta per tutto l’inverno e la primavera successiva.

Usi

In erboristeria viene consigliato per dare sollievo a disturbi digestivi, problemi respiratori e dolori muscolari, sia sotto forma di infusi che di inalazioni, mentre per problemi quali il torcicollo si fa ricorso all’olio essenziale.

In cucina dell’origano si usa tutta la pianta, ma in particolar modo le foglie e le sommità fiorite. Uno dei suoi abbinamenti principe è con il pomodoro in tutte le sue versioni e con la pizza. Lo si utilizza anche per aromatizzare arrosti di carne, ma anche sul pesce, sulla verdura, sulle focacce, sui funghi.